La musica è un linguaggio, un'arte e un sistema codificato. Il bambino risponde agli stimoli musical sin dalla vita intrauterina attraverso movimenti corporei, questo perché l'uomo è un essere musicale. Ciascun bambino ha diritto alla musica ed è fondamentale offrire egli l'opportunità di vivere esperienze musicali adeguate sin dalla prima infanzia.
L'educazione è quel processo di autocostruzione della soggettività come attività compositiva e creativa nel senso di bildung. Il fine dell'educazione è rendere l'uomo libero di pensare e di scegliere, di creare se stesso come individuo capace e autonomo. Tutto ciò che concorre a rendere tale l'essere umano, deve trovare un posto nel percorso educativo e formativo.
La creatività è insita nella natura umana, creare significa individuare soluzioni alternative ad un problema, guardare qualcosa da una prospettiva insolita, elaborare relazioni non scontate fra una molteplicità di elementi, sviluppare idee innovative. I verbi della creatività, sono ricercare, esplorare, scoprire, sperimentare, giocare, osare, guardare, ascoltare, scomporre, ricomporre, costruire.
Apprendere con la musica e non apprendere la musica, questo è il principio pedagogico che guida il seguente approccio. Attraverso la musica è possibile proporre al bambino percorsi didattici transdisciplinari e interdisciplinari, volti a creare raccordi fertili tra la musica e le altre discipline. Apprendere significa vivere esperienze che accrescano le capacità e le competenze dei bambini, che sviluppino, attraverso il gioco, il loro potenziale cognitivo ed espressivo.
Le esperienze che si propongono iniziano con l’ascolto, come verbo musicale per eccellenza, e accolgono la tensione ermeneutica del bambino che attraverso il corpo in movimento traduce il mondo circostante. Un percorso di educazione musicale adeguato alle capacità dei bambini, guarda allo sviluppo della plasticità cerebrale, del pensiero divergente, delle abilità linguistiche e matematiche, del pensiero computazionale e di quelle competenze chiave indispensabili all’interno di una prospettiva vincente augmented learning e lifelong learning.
L’atelier musicale è un ambiente di apprendimento aperto e in continua evoluzione, basato sul principio di conoscenza per esplorazione e sperimentazione. È fondamentale offrire ai bambini occasioni educative rispettose della loro capacità di apprendere in modo significativo sin dalla prima infanzia, e in grado di sollecitare il loro ricco potenziale espressivo. L’atelier viene pensato come luogo non-luogo in cui i confini sono cerniere e il perimetro è una linea definita da uno sguardo pedagogico sempre nuovo e attento. All’interno di esso il bambino ha la possibilità di sperimentare una molteplicità di linguaggi creativi creando infinite congiunzioni con quello musicale: la musica come conduttore dell’esperienza educativa connette le mani e la mente, il corpo e la psiche, i sensi e il pensiero. L’atelier pone l’arte al centro dell’apprendimento e dell’educazione, come dimensione comunicativa che offre infinite possibilità alle potenzialità espressive dei bambini. Esso declina l’idea di un’educazione musicale creativa, interdisciplinare e transdisciplinare, in grado di generare interconnessioni continue tra i saperi, capace di attivare scambi e disseminazioni imprevedibili in tutti i terreni disciplinari, partendo dalla musica. La musica viene pertanto utilizzata come linguaggio, come arte e come sistema simbolico per generare creatività, invenzione e scoperta, per apprendere e per conoscere la musica e tutto ciò che si connette ad essa, generando conoscenza e apprendimento.
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